Biciclettata al Trasimeno…il resoconto
di Maurizio e Daniela Marchei
La nostra parrocchia ha organizzato per il 25 novembre un’escursione in bicicletta sulle rive del lago Trasimeno. L’organizzazione come al solito e’ stata affidata a colui che ormai è riconosciuto a livello mondiale come il Guru della preparazione di questi eventi…..e cioè il mitico Sandro Boccio. A tutti i parrocchiani e’ stata mandata la locandina. Carina come al solito l’impaginazione grafica, grazie all’estro creativo di Padre Angelo. All’interno la descrizione del tragitto, delle cose da vedere, degli animali che con un po’ di fortuna si potrebbero avvistare. Ma la cosa che io ritengo di gran lunga la più importante e’ la descrizione precisa ed esaustiva di tutto il materiale da portare dietro per ogni evenienza. In questo Sandro e’ un fenomeno, nulla e’ lasciato al caso.
Il 25 novembre io è mia moglie abbiamo festeggiato 34 anni di matrimonio! Ci siamo detti: “Perché questa volta non facciamo qualcosa di diverso e viviamo questo giorno in modo strano, fuori dal comune?”. Abbiamo deciso quindi di trascorrere la nostra ricorrenza fuori dal comune…….di Perugia per approdare in quello di Passignano sul Trasimeno.
Chiamo Sandro la sera del 24 per sapere quanti hanno aderito alla “biciclettata”, e mi risponde che dovremmo essere almeno una dozzina. ”Bene -dico fra me- non siamo né pochi ne’ troppi!”. Ritrovo alle 9,30 sul piazzale dell’ A & O. Mi sveglio la mattina, tiro su la tapparella sperando di vedere fratello sole, e invece aprendo la finestra batto la testa su un muro……di sorella nebbia! Ma porca miseria, possibile che ogni volta che organizziamo qualcosa la situazione meteorologica ci castiga con un tempo infame?! Mia moglie rinuncia a venire via ed io, anche se la nebbia sembra sussurrarmi “torna a letto al calduccio a dormire”,non cedo alle lusinghe del diavolo e comincio a vestirmi.
Arrivo al punto di ritrovo alle 9,32 pensando di essere in ritardo. Invece, trovo il parcheggio completamente vuoto. Penso :” Mannaggia sono già partiti!”. Aspetto qualche minuto e vado poi a dare un’occhiata dietro alla chiesa:tutto vuoto! Ritorno davanti al supermercato, aspetto un quarto d’ora. Finalmente arriva un signore in auto con una tuta indosso. Si affianca alla mia macchina, tira giù il finestrino e con un sogghigno beffardo mi apostrofa: “Siete in parecchi vedo! Con questo tempo ti dico solo ciao e buona fortuna!!! “.
Quindi sgommando come alla partenza del gran premio, e’ partito perdendosi nella nebbia, lasciandomi sbalordito e sgomento. Chiamo subito Sandro: ” Siete già partiti? In quanti siete? “. E lui: ” Hanno rinunciato tutti, veniamo solo io è mia moglie Tina, appena riesco a trovare le chiavi della macchina! Aspetta che prima o poi arriveremo! “.
Dopo un quarto d’ora finalmente li vedo. Sandro mi dice che le chiavi erano finite dentro uno scarpone e che se non era per il gatto, che giocandoci le ha fatte cadere fuori, saltava tutto per mancanza di mezzi di locomozione. Finalmente partiamo, la nebbia si è un po’ diradata ( Sandro dice che al lago non la troveremo ), fa molto freddo, ma per chi va in bici questo non è un problema.
Arriviamo a Passignano, la visibilità e’ ottima anche se il cielo e’ coperto. Tiriamo giù le bici e partiamo costeggiando campi immensi coltivati di ogni ben di Dio. Tina si mette davanti a fare l’andatura. Ha una discreta pedalata e noi ci adattiamo al suo passo. Dopo 2 km mi accorgo con disappunto che la gomma mi si sta sgonfiando. Porca paletta ho bucato!!! Ho la pompa, mi fermo e provo a gonfiarla. Però non tiene. Il buchino e’ piccolo ma l’aria va comunque via troppo in fretta. Decidiamo di tornare indietro.
Mi rimane da fare solo una cosa: caricare il mio velocipede in auto e tornare a casa. Arrivo al punto di partenza facendo una grande fatica perché alla fine, stufo di fermarmi a pompare la gomma, l’ultimo pezzo l’ho fatto praticamente col cerchione! “Ragazzi vi saluto “, dico ai miei amici! Tina mi blocca, mi sorprende e mi commuove, decidendo di mollare lei è di affidarmi la sua mountan bike. È un grosso sforzo perché è gelosa della sua due ruote e non l’ha mai fatta cavalcare a nessuno, nemmeno al marito! Grazie Tina, grazie di vero cuore! Mi hai dato la possibilità di passare una giornata intensa ed appagante, ciclisticamente parlando!
La signora Boccio prende la macchina e va ad aspettarci a Castiglione Del Lago, all’aeroporto . Noi due superstiti, partiamo a razzo con il vento nei capelli ( ad averli….. ) e cerchiamo di recuperare il tempo perso. Il sole intanto, timidamente,ha cominciato a fare capolino. Si prospetta una bella giornata e Sandro tiene subito a precisare che, come al solito, chi non è venuto via non ci ha capito niente.
E’ bello viaggiare col mio partner, e’ una fonte inesauribile di notizie! Conosce quasi ogni tipo di pianta, di animali e conosce ogni luogo! Ne conosco uno solo superiore a lui che sa tutto ed è inarrivabile! Dopo aver sentito Benigni penso di aver dimenticato Silvio!!!! Arriviamo ad un laghetto non distante dal lago grande, e vediamo alcuni aironi. Sul volantino c’era scritto che avremmo potuto vederli. Sono animali bellissimi, valeva la pena arrivare fin qui per ammirarli. Finalmente arriviamo sulla riva del Trasimeno, ci facciamo delle foto con sullo sfondo le isole. Sandro nel frattempo non disdegna di dare consigli a due pescatori rumeni che avevano piazzato delle canne da pesca. A me sembra di aver capito che lo hanno mandato a quel paese in rumeno. Facciamo finta di non capire e c’è ne andiamo.
Dopo un paio di km altro ponte transennato, questo però più pericoloso perché erano rimaste due sole tavole, bastava un passo falso e si finiva qualche metro sotto. Dopo oltre 20 km arriviamo a Castiglione. Troviamo un centro per anziani. La porta era aperta, ci sono dei tavoli. Arriva Tina, apparecchiamo e mangiamo i panini che avevamo portato per pranzo. Cominciano ad arrivare gli anziani perché verso le 14 ballano, hanno una bella pista da esibizione. Ci accendono anche il riscaldamento, sono veramente gentili. Mentre stavamo pranzando ci raggiunge a sorpresa Renato, e’ partito in ritardo, ma non ha voluto mancare. Si unisce a noi. Dopo il caffè usciamo fuori e troviamo un piccolo riccio in difficoltà. Non riusciamo a capire cos’abbia. Sembra intontito, non riesce a camminare.
Sandro e Renato senza schifarsi lo tirano su. Lui si chiude a riccio, gli praticano la respirazione bocca a bocca, un massaggio cardiaco ma,poverino,non reagisce molto. Azzardiamo l’ipotesi che possa essere stato investito, perché fa fatica a muovere le zampette posteriori. Ci vorrebbe un veterinario, ma noi dobbiamo ripartire. Lo togliamo comunque dall’asfalto e lo portiamo in mezzo ad un prato e gli lasciamo qualcosa da mangiare. Lo lasciamo a malincuore, con la certezza purtroppo che probabilmente non riuscirà a sopravvivere.
Intanto il sole ha vinto definitivamente sulla nebbia, si sta veramente bene, la temperatura si è alzata parecchio. È giunta però l’ora di ripartire, saltiamo in sella e via verso casa. In prossimità di un ponte Renato e Sandro vedono una colonia di funghi prataioli e li raccolgono dimostrando la loro esperienza e competenza. Ogni 100 – 200 metri ne avvistano di nuovi. Io, invece, pur mettendoci attenzione non riesco a vederne nemmeno uno. Vado avanti in avanscoperta sperando di stupirli. Guardo di qua’, di la’:niente funghi!! Non ne trovo nemmeno uno. Continuo, ormai scoraggiato, quando finalmente avvisto un bel cappello bianco nell’erba. Salto giù dalla bici pregustando già la soddisfazione di mostrare agli amici la mia scoperta! Metto la mano verso quello che dovrebbe essere uno splendido esemplare. Lo tiro su e c’era scritto ” ESTA THE ALLA PESCA!”.Che figura di m…..
Alla fine riportiamo a casa un paio di kg di prataioli, o meglio,se li riporta Sandro! Ci fermiamo nella zona dove la Roma perse 3 a 0 contro Cartagine, una sonora sconfitta sulle rive del Trasimeno. Ci scattiamo qualche foto. Renato ci saluta perché ha la macchina dalle parti di Tuoro e tiriamo dritto per Passignano! Ricomincia a fare freddo, il sole e’ al tramonto e una nebbia senza violenza, dolce e persistente colpisce case, alberi, animali e il mondo intero, noi compresi. Arriviamo alle auto che ormai è quasi buio, avvolti dalla bruma sempre più lattiginosa! Siamo stanchi. Abbiamo percorso 50 km. Ma per chi ama la bici, stare via così tanto tempo, facendo tutto quello che abbiamo fatto, senza fretta, ma gustando ogni singolo attimo, e’ incredibilmente soddisfacente! Quasi come una catechesi di Padre Francesco!!!!!
La compagnia di Sandro e Tina e’ sempre piacevole. Decidiamo, per festeggiare i miei 34 anni di matrimonio, di finire la serata a casa mia insieme a mia moglie Daniela. Lei ci ha aspettato pazientemente e ci ha preparato una cena squisita! Il resoconto finisce qui. A primavera organizzeremo di nuovo un’uscita in bici sperando di avere per una volta il bel tempo.
E che il Signore vegli sempre su tutti noi e ci protegga sempre!