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«Non fatevi rubare la speranza!» Noi abbiamo deciso di riporla nel Corso di Perfezionamento

di Chiara Laino e Matteo Liscia

Siamo Chiara (23 anni) e Matteo (29 anni), due dei 40 corsisti che nel Febbraio scorso hanno concluso il loro percorso universitario incentrato niente poco di meno che … sull’Oratorio!

Il Corso di Perfezionamento in Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio è il primo corso universitario in Italia che ha unito l’Università degli Studi di Perugia, l’ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) e la CEU (Conferenza Episcopale Umbra), in un unico connubio, garantendo una formazione speciale per dare il meglio nell’ ambito oratoriano.

Ci siamo iscritti al corso carichi di aspettative, abbiamo vissuto le lezioni e i laboratori pieni di impegno e desideri e abbiamo concluso con degli elaborati finali colmi di dedizione. Siamo giunti, quindi, alla meta finale, che più che una meta è stato un punto di partenza per ricominciare a sperare per il nostro futuro e per quello dei giovani che sempre più spesso frequentano l’agenzia educativa che l’Oratorio rappresenta.

Chiara: Dal giorno in cui ho deciso di iscrivermi al Corso di Perfezionamento mi sono ritrovata a vivere all’interno di una festa vera e propria, per l’armonia che si è respirata e per i doni ricevuti. Ho vissuto il Corso come un viaggio, con uno zaino da riempire sulle spalle e con a fianco dei compagni unici, ognuno con un bagaglio proprio e un’esperienza in Oratorio diversa. Solo a metà percorso, durante il tirocinio nel mio Oratorio, L’Astrolabio di Ponte d’Oddi (PG), ho iniziato a capire che il senso del viaggio altro non è che il viaggio stesso; è stato allora che ho trovato la motivazione per scrivere l’elaborato finale, proprio per rendere omaggio al mio Oratorio e per ringraziare chi lo rappresenta per l’accoglienza sperimentata in cinque anni vissuti da studentessa fuori sede, lontana dalla mia terra natia: la Calabria. La progettazione didattica di un percorso narrativo in Oratorio: “Astrogiochiamo con Il Piccolo Principe” vuole essere un’analisi teorica del viaggio tra vita (cap.1) e
narrazione (cap.2), resa concreta con l’inserimento del percorso narrativo realizzato la scorsa estate all’interno del Centro Estivo E…state con noi! dell’Oratorio (cap.3). Voler educare allo stupore, al linguaggio simbolico, creativo e immaginativo mediante la pedagogia narrativa e guardare negli occhi i bambini del Centro Estivo E…state con noi! sono stati per me i fondamenti della trama finale intessuta.

Matteo: Essendo uno studente fuori sede, proveniente dalla Sardegna, mi è capitato di partecipare da ospite alle attività dell’Oratorio L’Astrolabio di Ponte d’Oddi (PG). Esso compare tra le mie dediche in quanto mi ha fatto scoprire che le teorie studiate tra i banchi dell’Università non erano solo teorie, ma venivano anche messe in pratica. In questo ambiente educativo ho ritrovato la gioia del servizio e soprattutto l’accoglienza trasmessa gratuitamente, in particolare durante il periodo in cui ho scritto la mia tesi dal titolo Sensibilizzazione e analisi critica dei genitori all’uso dei Social Network in Oratorio. Ho voluto trattare argomenti quali la Rete, Internet, i Social Network, la media education ed infine il tema dell’ Oratorio in quanto luogo educativo, un Oratorio che, pur
stando attento alle metodologie, non deve perdere di vista il progresso tecnologico a cui i giovani e i ragazzi stanno ormai andando incontro. Il fulcro dell’elaborato finale ruota intorno alle videointerviste fatte a genitori e ragazzi del mio Oratorio di provenienza (Don Cauli, Gonnosfanadiga, VS), commentate e riviste in chiave educativa oltre che con senso critico, anche con un piccolo senso ironico. Perché l’Oratorio è anche questo: gioia di condividere e confrontarsi sempre con un sorriso stampato sulle labbra.

Perché un momento rimanga come una stella di riferimento per tutta la vita occorre che ci sia un cielo grande e immenso, magari buio e monotono, in cui questa bellezza possa risplendere, affascinare e permettere alla bussola di orientarsi (MORI M., Un oratorio per educare).