La Festa della Madonna della Pace

Quest’anno la tradizionale festa parrocchiale della Madonna della Pace giunge alla sua 55° edizione. Appare utile fare una breve storia di tale festa, per comprenderne meglio lo spirito ed il significato.

Cominciamo col dire che si tratta di una festa legata all’edicola votiva della Madonna, sita lungo la strada superiore che congiunge Ponte d’Oddi a San Marco (fino al 1966 unica parrocchia). Le origini di tale edicola sono incerte (forse già in epoca medievale vi era un’immagine sacra della Vergine); in ogni caso di sicuro abbiamo che un mattone dell’edicola è marcato “1790”, probabilmente indicando la data di un restauro o di una modifica della stessa. L’attuale dipinto della Vergine risale invece agli anni ’40 del secolo scorso.

Queste antiche edicole avevano lo scopo di segnare la “posta” durante il cammino, come anche di dissuadere eventuali malintenzionati dal porre in atto gesti criminali verso i viaggiatori (essendo luoghi illuminati dalle luci votive e spesso avvicinate da oranti per le preghiere). L’attuale collocazione in alto rispetto al livello stradale, con l’accesso dato dalla doppia scalinata, fu effettuata negli anni ’50 in seguito all’allargamento della strada e alla costruzione del muro di contenimento.

Come nacque la festa? Papa Pio XII, un pontefice di profonda spiritualità mariana, indisse per il 1954 il primo Anno Mariano (08/12/1953-01/11/954), che fu chiuso solennemente dal papa con l’istituzione della festa di Maria Regina, da celebrarsi il 31 maggio (spostata nel 1969 al 22 agosto). In tale occasione, il parroco di San Marco promosse una solenne processione dalla chiesa parrocchiale fino all’Edicola della Madonna in questione.

Col ricordo di tale evento1, nel 1961 (in tempi di guerra fredda e in particolare della crisi di Cuba) le famiglie abitanti nei pressi dell’Edicola sacra insieme al parroco si fecero promotrici di una festa alla “Madonna della Pace”, da celebrarsi proprio presso la venerata immagine. Alla processione e alla solenne messa presso l’Edicola, si aggiunsero la banda musicale, i giochi ricreativi, le gare sportive, le bancarelle lungo la via e il tipico rinfresco umbro, a base di panini con la porchetta e vino, offerto a tutti i convenuti. La festa veniva preceduta, nei giorni precedenti, dalla recita serale del rosario, nello spiazzo presso l’ingresso del ristorante che si trovava di fronte all’Edicola.

Il 1 novembre 1966 nacque la parrocchia di San Giovanni Apostolo in Ponte d’Oddi, che dal 1971 fu affidata ai frati dell’ordine dei minori francescani; intanto un intenso boom edilizio cambiava il volto del territorio, con l’arrivo di numerose giovani famiglie, soprattutto nel nuovo quartiere di Montegrillo, sorto laddove un tempo erano estesi campi di grano e oliveti.

Lentamente, da festa di un solo quartiere, la Festa della Madonna della Pace divenne sempre più la festa di tutta la parrocchia, grazie a varie iniziative sia religiose (la Madonna pellegrina con il rosario nelle zone nel mese di maggio, la processione per le vie della parrocchia), sia ricreative (gare e giochi in vari punti del territorio, distribuzione del rinfresco e pesca di beneficenza presso il piazzale di Ponte d’Oddi e non più presso l’Edicola sacra).

Dal 2002 l’organizzazione della festa è stata coordinata dalla Confraternita di San Giovanni Apostolo. Dal 2004, con la costruzione del nuovo complesso parrocchiale, la Festa trovò un nuovo centro nella piazza Giovanni XXIII, davanti ai locali parrocchiali.

Un’ultima annotazione, a mio modo di vedere significativa: come l’apostolo San Giovanni prese nella sua casa la Madre di Gesù (Gv 19,27), così la parrocchia intitolata a San Giovanni Apostolo2 col “nascere” si è “ritrovata” nel suo territorio – diremmo “in casa” – la Madonna della Pace!

Oggi siamo in presenza di una terza guerra mondiale “a pezzetti” (come ha detto Papa Francesco), combattuta in parte anche molto vicino a noi (attentati in Francia, conflitti sulle opposte sponde del Mediterraneo); abbiamo inoltre molti “conflitti” interni nelle nostre case (malattie, povertà, separazioni, vuoto esistenziale). In tale contesto, diventa quanto mai attuale tornare ad affidarci con rinnovata speranza alla Regina della Pace: Lei è la Madre del Principe della Pace, Cristo, senso ultimo della vita di ciascuno. Apprestiamoci quindi a vivere nuovamente questa festa invocando la Vergine affinché, a tutte le nostre famiglie e al nostro mondo smarrito, doni la vera pace.

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1Cfr. F. PELLICCIA, Ponte d’Oddi “com’era na volta”, 2014, Edizioni Nuova Prhomos, pagg. 125-126.

2Secondo fonti diocesane la scelta del titolo fu effettuata dal primo parroco, don Alfonso Ambrosi, in onore del proprio padre. Oggi a Ponte d’Oddi vi è una via che lo ricorda.