Oratorio L’Astrolabio: navigare verso una stessa rotta
Dopo una settimana di tirocinio Veronica, studentessa di Trestina del Corso di perfezionamento in Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio, ha deciso di raccontare con questa breve testimonianza la sua esperienza a “L’Astrolabio”.
Diario di una tirocinante, di Veronica Montanucci
Torni a casa e ti rendi conto che, in realtà, a casa c’eri già. È questa la sensazione che si prova dopo una settimana trascorsa all’oratorio “L’Astrolabio” di Ponte d’Oddi. Una settimana fatta di sorrisi, abbracci, risate, ma anche di preghiera e condivisione. Le giornate qui scorrono alla velocità della luce, dopo il “giro taxi” per riprendere i bambini da scuola è l’ora del pranzo, momento per rifocillarsi e fare quattro chiacchiere con l’amichetto che si ha a fianco. Prima il piacere, poi il dovere! Dopo una breve pausa in cui i bambini vengono lasciati liberi a giocare o a godersi un cartone animato, tocca ai compiti. “Sos compiti” vede impegnati diversi animatori che, con pazienza e dedizione, donano un’ora del proprio tempo ai più piccoli, aiutandoli a svolgere i compiti scolastici a loro assegnati dagli insegnanti. Poi si riparte. Dopo la merenda, preparata da mamme e nonne del vicinato, si dà il via ai laboratori. Ce n’è per tutti i gusti, dal calcetto, al judo, all’hip-hop e poi corsi di chitarra, laboratori creativi, teatro e chi più ne ha più ne metta. Impossibile non trovare il proprio posto all’interno di una realtà tanto ricca di esperienze e tanto aperta nel riconoscere quali sono i bisogni veri dei ragazzi. Anche qui conosco persone che gratuitamente si dedicano con amore e bontà ai bambini cercando di trasmettergli la loro passione, senza chiedere niente in cambio. Alle 18 i più piccoli se ne tornano a casa, ma la giornata in oratorio non è ancora terminata e a prendere il loro posto ci sono i ragazzi. I gruppi Sichem ed Emmaus sono formati da ragazzi che ogni lunedì sera si ritrovano per vivere insieme un momento di convivialità e di preghiera, guidati dai loro animatori e da padre Francesco e padre Angelo, sempre presenti.