Viaggio tra le opere d’arte in mostra a ‘Selfie quindi sono’

Sono i ragazzi dell’oratorio ‘L’Astrolabio’ di Ponte d’Oddi i protagonisti della mostra fotografica ‘Selfie quindi sono’. Un progetto ideato e ideato e realizzato da Pepita Onlus Perugia, che rientra nell’ambito delle iniziative territoriali in tema di prevenzione e informazione sul cyberbullismo. Tanti autoscatti che cercano di catturare l’essenza dei giovani, le loro emozioni, i loro sentimenti visionabili nella Sala del Dottorato all’interno del chiostro della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia. Vere e proprie opere d’arte collocate in un museo affinché si possa far riflettere sul tema dell’utilizzo dei social e della sovraesposizione dei giovani sulla rete. Tante, forse troppe, le immagini caricate su piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter: nel 2014 nel mondo sono stati scattati 34 miliardi di selfie, ad una media di 90 milioni al giorno. Ed è proprio questa facilità di accesso ad una sfera tanto intima della persona, come quella di uno scatto in momenti quotidiani della vita, che facilita la diffusione di un fenomeno come il cyberbullismo. Una realtà che dilaga, spesso inavvertitamente: basti pensare che i bambini tra gli 8 e i 10 anni passano fino ad 8 ore al giorno davanti ad uno smartphone, rischiando quindi di diventare facili bersagli. Ma fare delle foto da pubblicare sui social – magari per ‘acchiappare’ like – e farsi fotografare per sensibilizzare tanti giovani coetanei su un tema così importante è molto diverso. A confermarlo gli stessi protagonisti assoluti del progetto, i giovani dell’oratorio di Ponte d’Oddi che, in un pomeriggio d’estate, dopo una giornata intera di Gr.Est, si sono fidati dei loro animatori e – buttando giù la maschera – si sono fatti fotografare mentre esprimevano tutte le loro emozioni più profonde.

Le voci dei protagonisti:

Cosa ha significato questa esperienza per te?

Cosa cambia nel farsi una foto da pubblicare su social e una scattata per un evento del genere?

Questa della mostra è stata una esperienza che rifaresti oppure no?

Questa iniziativa vi ha aiutato ad avere una maggiore consapevolezza nell’utilizzo dei social e della tecnologia in generale?

Che social utilizzi? e che uso ne fai?

L’inaugurazione della mostra, giovedì 19 ottobre, è stata preceduta da una tavola rotonda dal titolo ‘Una vita in cerca d’autore’ dedicata a insegnanti, genitori, ragazzi ed educatori, per parlare di identità, costruzione e salvaguardia della propria immagine fuori e dentro la Rete. Ad affrontare l’argomento dai diversi punti di vista c’erano monsignor Paolo Giulietti, vescovo di Perugia-Città della Pìeve, il professor Marco Moschini, docente all’Università di Perugia e Direttore di corso di perfezionamento – Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio, Ivano Zoppi, presidente Pepita Onlus e il professor Marco Mazzoni, presidente del Corecom Umbria. In apertura ha portato i saluti del Comune di Perugia l’assessore al Sociale Edi Cicchi. Tanti gli spunti che i relatori hanno dato ai giovani presenti in sala che, seppur consapevoli sull’utilizzo delle loro immagini, sono riusciti a cogliere delle riflessioni importanti sulla loro ‘bellezza’, sul loro essere ‘opere d’arte’, sul loro ruolo in questa società: essere portatori di un messaggio d’amore e di bellezza che tanti ragazzi, ancora, devono riscoprire.