Educare all’empatia. Il commento di Diego Buratta all’aggressione di un anziano nel Pistoiese
Dopo la notizia dei giorni scorsi di un anziano aggredito da alcuni ragazzini, nel Senese, Diego Buratta di Pepita Onlus Perugia, ma anche coordinatore dell’Oratorio ‘L’Astrolabio’ della parrocchia di San Giovanni Apostolo in Ponte d’Oddi, ha scritto un editoriale sul sito di informazione Umbriaoggi che vi riproponiamo anche sul nostro giornalino.
di Diego Buratta
Cinque minorenni dai 13 ai 16 anni vedono un anziano signore che claudicante entra in un vicolo troppo nascosto e, mentre uno di loro gli strappa con forza il bastone – facendogli perdere l’equilibrio – l’altro lo riprende con il suo smartphone, mentre tutti ridono per quanto sta avvenendo. È accaduto nel pistoiese. Ma potrebbe accadere sotto casa. Cosa sta succedendo? C’è da chiedersi in primo luogo perché alcune testate titolino utilizzando l’espressione ‘baby gang’ generalizzando le malefatte di un gruppo di ragazzini annoiati che non trovano alternativa migliore che molestare una persona fragile e indifesa. C’è anche da domandarsi perché tanta violenza. Gratuita. Perché tanta voglia di dimostrare un potere effimero per condividerlo. Noi viviamo accanto ai ragazzi ogni giorno, siamo educatori e Pepita Onlus Perugia è una cooperativa nata per dare vita a progetti educativi nelle scuole, negli oratori e nelle società sportive. Tutti contesti, in cui i ragazzi trascorrono buona parte delle loro giornate. Ma siamo meteore e il segnale è forte e chiaro: mancano sempre più spesso figure adulte di riferimento e manca una chiara distinzione dei ruoli. I nostri ragazzi sono confusi e cercano vie di fuga per farsi notare e, forse, aiutare. Occorre rieducare all’empatia, fin da bambini, ma occorre soprattutto che tutte le figure che ruotano loro attorno ritornino ad assumersi la responsabilità di adulti capaci di accompagnare nella vita, nelle emozioni e anche in rete.